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Rigenerazione territoriale-comunitaria e agricoltura sociale : le esperienze degli orti sociali

2025 - Franco Angeli

167-190 p.

Nel tempo, la rigenerazione territoriale è stata al centro di politiche pubbliche in contesti rurali, urbani e periurbani, con l'obiettivo di promuovere inclusione sociale, educazione, sostenibilità ambientale e riqualificazione. In questo quadro, le istituzioni hanno favorito partenariati pubblico-privato, coinvolgendo cittadini e associazioni per sviluppare nuovi legami relazionali e reti collaborative. Un esempio significativo di questi processi sono gli orti urbani e periurbani, intesi come spazi di coltivazione, ma anche come luoghi di sperimentazione civica, coesione comunitaria e innovazione sociale. Il presente articolo riporta i risultati iniziali di una ricerca sull'agricoltura sociale e la rigenerazione rurale, periurbana e urbana. Partendo dal paradigma dell'economia civile e dall'ecologia integrale, lo studio analizza quattro esperienze OrtiAlti a Torino, Le Serre dei Giardini a Bologna, Orti Urbani San Miniato (Siena) e l'Orto Sociale di Ponticelli a Napoli per esplorare

come gli orti civici, intesi come dispositivi multifunzionali, promuovano coesione sociale, inclusione, educazione e innovazione civica. Tali esperienze si inseriscono nelle riflessioni del Piano d'Azione Europeo per l'Economia Sociale (2021-2030), dei Patti di collaborazione promossi da Labsus e delle pratiche di amministrazione condivisa. Il contributo propone una cornice teorica e analitica per leggere queste esperienze territoriali, evidenziando la disomogeneità nei processi di compartecipazione e i limiti delle politiche pubbliche nel valorizzarle pienamente. Si sostiene la necessità di ripensare le politiche di rigenerazione, riconoscendo il potenziale trasformativo degli orti e di altri spazi civici per uno sviluppo sostenibile, civile e integrato. [Testo dell'editore]

Over time, territorial regeneration has been at the core of public policies in rural, urban, and peri-urban contexts, with the aim of promoting social inclusion, education, environmental sustainability, and spatial redevelopment. Within this framework, institutions have supported public-private partnerships involving citizens and associations to foster new social ties and collaborative networks. A significant example of these processes is found in urban and peri-urban gardens, conceived not merely as spaces for cultivation, but as arenas for civic experimentation, community cohesion, and social innovation. This article presents the initial findings of a research project on social agriculture and rural, peri-urban, and urban regeneration. Drawing on the paradigms of civil economy and integral ecology, the study analyzes four case studies OrtiAlti in Torino, Le Serre dei Giardini in Bologna, San Miniato Urban Gardens (Siena), and the Social Garden of Ponticelli in Naples to explore how

civic gardens, as multifunctional devices, foster social cohesion, inclusion, education, and civic innovation. These experiences are contextualized within the reflections of the European Action Plan for the Social Economy (2021-2030), the collaboration pacts promoted by Labsus, and practices of shared governance. The contribution proposes a theoretical and analytical framework to interpret these territorial experiences, highlighting the heterogeneity of co-participation processes and the limitations of public policies in fully enhancing them. It argues for a rethinking of regeneration policies, acknowledging the transformative potential of gardens and other civic spaces for sustainable, civil, and integrated development. [Publisher's text]

Forma parte de

Welfare e ergonomia : XI, 1, 2025