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Troppo complessi da trattare? Un appello per programmi residenziali informati sull'ADHD in Italia

2025 - Franco Angeli

32-34 p.

Nonostante l'ampia documentazione sulla comorbidità tra disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e disturbi da uso di sostanze (DUS), il sistema italiano per il trattamento delle dipendenze resta inadeguato nel supportare i soggetti affetti da questa doppia diagnosi. Le comunità terapeutiche ancora oggi pilastro dell'assistenza residenziale alle dipendenze in Italia si basano tipicamente su modelli comportamentali rigidi, approcci centrati sull'astinenza e routine di gruppo fortemente regolate. Queste caratteristiche strutturali risultano spesso incongruenti con i profili cognitivi, emotivi e comportamentali dei soggetti con ADHD, portando a esclusioni già in fase di accesso o ad abbandoni precoci del trattamento. Questo commentary mette in luce un punto cieco, tanto strutturale quanto culturale, nel sistema italiano, dove l'ADHD è ancora sottodiagnosticato nella popolazione adulta con DUS e spesso frainteso come mera oppositività comportamentale. Sebbene alcuni servizi

territoriali per le dipendenze (SerD) abbiano recentemente introdotto protocolli di screening tramite strumenti come l'Adult ADHD Self-Report Scale (ASRS), la maggior parte dei programmi residenziali resta impreparata ad accogliere i bisogni specifici legati all'ADHD. L'esclusione dei pazienti con doppia diagnosi ADHD–DUS dalle comunità terapeutiche rappresenti un vuoto sistemico nell'assistenza, che compromette sia l'efficacia del trattamento sia il principio di equità . Il presente contributo invoca un cambiamento multilivello: riconoscimento clinico dell'ADHD nei contesti delle dipendenze, adattamenti strutturali nelle comunità terapeutiche, e incentivi politici per promuovere percorsi di cura inclusivi ed evidence-based. Integrare approcci sensibili all'ADHD nei modelli esistenti non è più un'opzione è un imperativo clinico ed etico. Colmare questo divario migliorerebbe non solo gli esiti del trattamento, ma anche la tutela del diritto alla cura per una popolazione colpita in modo

sproporzionato da comorbidità e stigma. [Testo dell'editore]

Despite extensive documentation of the comorbidity between attention-deficit/hyperactivity disorder (ADHD) and substance use disorders (SUDs), the Italian addiction treatment system remain inadequate in supporting individuals with this dual diagnosis. Therapeutic communities still the cornerstone of residential addiction care in Italy are typically based on rigid behavioral models, abstinence-focused approaches, and highly regulated group routines. These structural characteristics are often inconsistent with the cognitive, emotional, and behavioral profiles of individuals with ADHD, leading to exclusions during the initial access phase or early abandonment of treatment.This commentary highlights a blind spot, both structural and cultural, in the Italian system, where ADHD is still underdiagnosed in the adult population with DUS and often misunderstood as mere behavioral opposition. Although some addiction services (SerD) have recently introduced screening protocols using tools such as

the Adult ADHD Self-Report Scale (ASRS), most residential programs remain unprepared to address the specific needs of ADHD.The exclusion of patients with dual ADHD-DUS from therapeutic communities represents a systemic gap in care, which compromises both treatment effectiveness and the principle of equity.This contribute calls for multilevel change: clinical recognition of ADHD in addiction settings, structural adaptations in therapeutic communities, and political incentives to promote inclusive and evidence-based care pathways.Integrating ADHD-sensitive approaches into existing models is no longer an option it is a clinical and ethical imperative. Closing this gap would improve not only treatment outcomes, but also the protection of the right to care for a population disproportionately affected by comorbidity and stigma. [Publisher's text]

Forma parte de

Mission : Italian Quarterly Journal of Addiction : XIX, 71 2025