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"Romperebbe lo scilinguágnolo al figliuol di Creso" : una critica settecentesca alle Satire e Rime di Ariosto edite da Paolo Rolli

2022 - Leo S. Olschki

P. 430-455

  • Nella prima metà del diciottesimo secolo, un letterato e studioso di lingua italiana si prende la briga di commentare minuziosamente l'edizione delle Satire e Rime di Ariosto curata da Paolo Rolli e pubblicata a Londra nel 1716. Ne risulta una critica dettagliata, spesso feroce e dal notevole intento satirico, nei confronti di Rolli, sia come editore che come persona. In questo articolo, dopo una descrizione del volume contentente il commento e della sua particolare struttura, concepita appositamente allo scopo, si procede ad un'analisi del testo, delle sue implicazioni, e della sua collocazione all'interno dei dibattiti sulla questione della lingua che animavano anche le comunità di letterati italiani operanti al di fuori della penisola. Uno sguardo privilegiato su un mondo di polemiche, scambi epistolari e circoli letterari spesso animati da invidie e risentimenti personali, oltre che dal rigore linguistico e dalla passione per la propria lingua madre. [Testo dell'editore]
  • In the first half of the Eighteenth century, an Italian scholar embarked on a mission: the full comment and revision of the edition of Ariosto's Satire e Rime curated by Paolo Rolli and published in London in 1716. What emerges from this manuscript is a detailed critique, often harsh and rich with satirical remarks, aimed at Rolli and his work. In the present article, after a description of the volume and its particular structure, which was crafted specifically for the purpose of annotating the printed text, I analyse the contents, their implications, and the text's place in the context of the debates surrounding the questione della lingua, which engaged not only the community of Italian scholars living in Italy, but also the circles of those operating in other European Countries.
  • The text offers a privileged view on a world of polemic epistolary exchanges, and on the life of literary circles often animated by envy and personal resentments, as well as by the need for linguistic rigour and a true passion for the Italian language. [Publisher's text]

Forma parte de

Lettere italiane : LXXIV, 3, 2022