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Psicosocioanalisi della distruttività e della guerra : può la ragion poetica realizzare la speranza?

2022 - Franco Angeli

61-71 p.

  • Il decisivo passo avanti compiuto, nella ricerca psicoanalitica sulla guerra, la distruttività umana e il conflitto, da Franco Fornari e Luigi Pagliarani, deve essere riconsiderato alla luce della ridefinizione del significato stesso di essere umano che anche la psicoanalisi ha fatto propria, portando avanti un profondo cambiamento del proprio paradigma. Da una centratura su individuo e mondo interno, un individuo che si autodetermina ed è padrone illuministicamente di se stesso o con l'analisi lo deve diventare, l'affermazione dell'intersoggettività e la rilevanza corporea ed emozionale mostrano che siamo assoggettati e soggetti allo stesso tempo, non del tutto padroni di noi stessi, disposti all'adattamento a qualsiasi cosa, dipendenti dall'immanenza, ma anche generativi e poetici. Un esame di realtà, allora, si rende necessario per riconoscere la complessità della guerra e della distruttività.
  • Rilevanza assume il ruolo delle istituzioni della vita quotidiana, da quelle dell'educazione, a quelle della cura a quelle del lavoro, e della loro capacità o incapacità di contenere e sostenere relazioni capaci di elaborazione efficace e non distruttiva dei conflitti. Sono le istituzioni a contenere le possibilità della cooperazione vicendevole e le potenzialità mortifere. Se in esse depositiamo le microdistruttività, ci educhiamo a ottenere la guerra. Si tratta di porre al centro un istituente che sostenga e favorisca l'elaborazione vicendevole del conflitto, contenendo l'antagonismo. Parlando di istituzioni ad ogni livello, parliamo in fondo della democrazia nelle sue più alte manifestazioni, simbolo materno da estendere, contenitore nel quale i nostri oggetti d'amore possano vivere. [Testo dell'editore].
  • Psychosocial analysis of destructiveness and war. The decisive step forward made by Franco Fornari and Luigi Pagliarani in psychoanalytic research on war, human destructiveness and conflict must be reconsidered in the light of the redefinition of the very meaning of being human that psychoanalysis has also made its own, carrying forward a profound paradigm shift. From a centering on the individual and the internal world, an individual who selfdetermines himself and is master of himself in the enlightenment or through analysis must become so, the affirmation of intersubjectivity and the bodily and emotional relevance show that we are subjected and subject to the same time, not entirely masters of ourselves, willing to adapt to anything, addicted to immanence, but also generative and poetic. From a working through, then, is necessary to recognize the complexity of war and destructiveness.
  • Relevance assumes the role of the institutions of daily life, from those of education, to those of care to those of work, and their ability or inability to contain and sustain relationships capable of effective and nondestructive elaboration of conflicts. It is the institutions that contain the possibilities of mutual cooperation and the deadly potential. If we deposit microdestructiveness in them, we educate ourselves to obtain war. If we deposit microdestructiveness in them, we educate ourselves to obtain war. It is a question of placing an instituting at the center that supports and favors the mutual elaboration of the conflict, containing the antagonism. Speaking of institutions at all levels, we are basically talking about democracy in its highest manifestations, a maternal symbol to be extended, a container in which our love objects can live. [Publisher's text].

Forma parte de

Educazione sentimentale : 38, 2, 2022