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L'oggetto sonoro : 30 anni dopo

2023 - Franco Angeli

33-54 p.

  • Il testo prende lo spunto da un articolo dell'autrice (Richard e Piggle, 1993): L'oggetto sonoro Un'ipotesi sulle radici prenatali della memoria uditiva. In quel lavoro fu formulata l'ipotesi del costituirsi di un protooggetto materno prenatale con caratteristiche ritmiche e sonore, grazie alla presenza di un udito fetale in ascolto della voce della madre e ad una sua attività protomentale introiettiva che sarebbe all'origine del formarsi della memoria uditiva prenatale. Nel postscriptum l'autrice approfondisce alcuni interrogativi intorno al farsi della soggettività. Alla luce delle ricerche e della letteratura psicoanalitica più recenti, si propongono riflessioni su due temi centrali riguardanti le origini della vita mentale e i primi bagliori della percezione di sé come soggettooggetto. Viene esplorata la dialettica primaria/prenatale tra l'essereinrelazione e il formarsi di un nucleo dell'Io.
  • L'autrice si interroga, infine, sulle origini precoci di una funzione "protosimbolica" della mente umana e della sua capacità di intuire che il processo di trasformazione delle percezioni sensoriali in esperienze è implicitamente portatore di senso. [Testo dell'editore].
  • The paper is based on an article by the author, published in Italian (Richard e Piggle, 1993), and republished in English (Journal of Child Psychotherapy, 1995): The Sound Object A hypothesis about prenatal auditory experience and memory. The article suggested that a maternal protoobject with sound and rhythmical qualities develops during prenatal life thanks to the foetus' capacity to hear and listen to the mother's voice, together with its protomental introjective activity which may underlie the development of the prenatal auditory memory. In the Postscript the author gives further thought to issues around the emergence of subjectivity. Her considerations, based on more recent research and psychoanalytic literature, are focused around two crucial areas of enquiry: the origins of mental life and the first flickers of awareness of the self as a subjectobject.
  • She explores the primary/prenatal dialectic between relatedness and the emergence of an ego nucleus, as well as the early origins of a "protosymbolic" function of the human mind and its capacity to intuit that the transformational process of sense perceptions into experiences is implicitly a bearer of meaning. [Publisher's text].

Forma parte de

Interazioni : clinica e ricerca psicoanalitica su individuo-coppia-famiglia : 57, 1, 2023