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Il malaugurato esilio : la profuganza degli ebrei veneti durante la prima guerra mondiale (ottobre 1917-maggio 1919)

2022 - Franco Angeli

5-30 p.

  • L'obiettivo del saggio è quello di analizzare l'esperienza della profuganza delle comunità ebraiche venete Venezia, Padova e Verona dalla rotta di Caporetto al maggio del 1919, quando si concluse il loro graduale rientro nei rispettivi territori di provenienza al termine della prima guerra mondiale. Attraverso lo studio della stampa ebraica coeva, del fondo del Comitato delle Comunità Ebraiche Italiane e degli archivi delle comunità ebraiche coinvolte, vengono ricostruiti i network di relazioni istituzionali, politiche e comunitarie mobilitate per l'accoglienza, per la sistemazione e la gestione dei profughi correligionari.
  • Un'attenzione particolare è riservata ai profughi indigenti della comunità veneziana che, a differenza dei loro correligionari veneti, vennero trasferiti a Livorno, fornendo loro mezzi di viaggio, assistenza, alloggi, cibo kasher, scuole e lavoro. Durante i mesi considerati, vi furono diverse occasioni in cui emersero tensioni e proteste da parte dei profughi. La profuganza registrò inoltre aspetti di classe poiché gli elementi borghesi delle comunità venete trovarono accoglienza presso parenti e amici a Firenze e Roma, seguendo quindi destini diversi da quelli dei correligionari meno abbienti. [Testo dell'editore].
  • The essay analyses the experience of the refugee phenomenon of the Veneto Jewish communities Venice, Padua and Verona from the Battle of Caporetto to May 1919, when the gradual return to their respective homelands at the end of the First World War was completed. Through the study of contemporary Jewish press, the fund of the Committee of Italian Jewish communities and the archives of the Jewish communities involved, the author reconstructs the network of institutional, political and communitarian relations set in place for the reception, accommodation and management of the coreligionist refugees. Particular attention is paid to the indigent refugees of the Venetian community who, contrary to their mainland coreligionists, were transferred to Livorno and provided with all the means of travel, assistance, accommodation, kosher food, school education and jobs.
  • The essay also takes into consideration the occurrence of several episodes of tensions and protests from the refugees during these months. Furthermore, it underlines the class relations within the refugee movement, for example how the members of the Venetian middleclass found shelters in Florence and Rome with the help of relatives and friends, in contrast with the more troubled fate of their less wealthy coreligionists. [Publisher's text].

Forma parte de

Mondo contemporaneo : rivista di storia : 1, 2022