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Puglia barocca

2013 - Capone

135 p. : col. ill.

  • Includes bibliographical references (p. 133-134).
  • Se a Napoli non si può parlare di barocco prima del 1631, a Lecce il fenomeno deve essere spostato almeno di un quindicennio, con le opere di Cesare Penna, anche se l'esplosione vera e propria del barocco leccese, divenuto ormai salentino, si verificò tra gli anni '70 e '80 del secolo. La figura chiave di questo periodo è senza dubbio Giuseppe Zimbalo. Fino alla sua morte avvenuta nel 1710, lo Zimbalo, infatti, occupò un posto di rilievo nel panorama architettonico salentino anche quando la sua attività si intrecciò con quella di Giuseppe Cino. È, comunque, con Mauro Manieri (1687-1744), per via della sua radicale critica all'esasperato decorativismo barocco di quegli anni, che avvenne una svolta decisiva. Fu, però, il terremoto del 1743 a determinare l'affermazione del gusto rocaille, un gusto che unificò il basso con l'alto Salento e che segnò, ancora una volta, la differenza con la Capitanata gravitante sempre di più nell'orbita napoletana [Testo dell'editore].
  • Contains bibliography.