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La rilevanza dei componenti economici figurativi per gli Enti del Terzo Settore : riflessioni e proposte

2022 - Franco Angeli

13-26 p.

  • Si stima che, in Italia, un valore economico di circa ottanta miliardi di euro, pari al 5% del PIL, sia attribuibile al Terzo Settore, il quale è dunque chiamato a svolgere una indispensabile funzione sociale ma ad elevato impatto economico. A fronte di tali dati è comprensibile che il legislatore abbia ritenuto opportuno mettere in atto un processo di riforma, che ha preso avvio con la legge 106/2016, finalizzato a superare una legislazione lacunosa, dispersiva e frammentata del Terzo Settore. Nel contesto delineato ha assunto una significativa rilevanza la tematica della misurazione economicofinanziaria del valore prodotto dagli Enti del Terzo Settore (ETS) e della sua relativa rappresentazione contabile, tematica che è dunque stata recentemente oggetto di una rinnovata attenzione sia negli studi accademici che nella pratica professionale.
  • La riforma ha assegnato al bilancio di esercizio una funzione centrale, affidando allo stesso il compito di migliorare trasparenza, intellegibilità e comparabilità della disclosure economicofinanziaria e segnando una tappa fondamentale del percorso che gli ETS hanno intrapreso verso una più matura accountability. In particolare, nell'ambito della recente riforma sono stati assunti modelli di bilancio specifici (per le realtà diverse dalle imprese sociali) e previste disposizioni volte a definire come "non commerciali" le attività di "interesse generale" svolte dall'ETS.
  • In particolare, con riferimento al primo aspetto, si prevede che nel rendiconto gestionale possano essere indicati (in calce) anche i componenti figurativi di competenza del periodo; con riferimento al secondo aspetto, si pongono rilevanti questioni in merito alle modalità di determinazione dei "costi effettivi" da assumere come parametro per definire gli eventuali corrispettivi per i servizi erogati nell'ambito delle attività di "interesse generale". Tuttavia, i riferimenti normativi lasciano aperte numerose questioni relativamente alla individuazione e alle modalità di quantificazione complessiva di tali componenti figurativi, nonché rispetto alle logiche, alle metodologie e ai processi operativi di quantificazione dei cd "costi effettivi". Il presente contributo si prefigge lo scopo di cercare di approfondire tali tematiche e di offrire possibili proposte di soluzione, alla luce del rinnovato contesto normativo di riferimento. [Testo dell'editore].
  • It is estimated that, in our country, an economic value of about 80 billion euros, equal to 5% of GDP, is attributable to the Third Sector, which is therefore called upon to perform an indispensable social function but with a high economic impact. Given these data, it is understandable that the legislator has implemented a reform process, which began with Law 106/2016, aimed at overcoming a deficient, dispersed and fragmented legislation of the Third Sector. In the context outlined, the issue of the economicfinancial measurement of the value produced by the Third Sector Entities and its related accounting representation has assumed significant importance, a topic that has therefore recently been the subject of renewed attention both in academic studies and in professional practice.
  • The reform assigned a central function to the financial statements, entrusting it with the task of improving the transparency, intelligibility and comparability of economicfinancial disclosure. However, the regulatory references leave open numerous questions. This contribution aims to try to investigate these issues and to offer possible solutions, in the light of the renewed regulatory context of reference. [Publisher's text].

Forma parte de

Welfare e ergonomia : VIII, 2, 2022