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Il mercato del lavoro dei professionisti dell'educazione e della formazione

2020 - Franco Angeli

247-250 p.

Ci troviamo oggi a combattere una guerra contro un nemico invisibile, che ha impattato pesantemente non soltanto sulla dimensione familiare e sociale di ciascuno, ma anche sulla sfera lavorativa. Il contratto psicologico che lega gli individui e le organizzazioni è stato stravolto e ridisegnato, lasciandosi alle spalle valori quali "sicurezza" e "appartenenza". Quello che si prospetta è un futuro del tutto nuovo, in cui i concetti di "habitat professionale" e di "worklife balance" assumono nuove accezioni e in cui appare necessario riscoprire il rapporto fra azienda e persone, per dare vita a un nuovo "umanesimo aziendale" che recuperi la centralità della persona e permetta all'individuo di esprimere se stesso e tutte le proprie potenzialità. Come?.

Attraverso modalità maieutiche capaci di sviluppare nuove capacità e qualità individuali e di accompagnare le persone in un ineludibile riposizionamento professionale e, soprattutto, personale. Occorre passare dall'obiettivo di gestire a quello del "prendersi cura" delle persone dando un nuovo senso, una nuova prospettiva al contratto psicologico. E qui entrano in gioco i professionisti della formazione, la cui sfida è, oggi più che mai, quella di dare vita a un nuovo pensiero gestionale, a nuove idee, e di sostenere le persone in un percorso di crescita che permetta loro di confermarsi come il vero differenziale di competitività. [Testo dell'editore].

Today we are fighting a war against an invisible enemy, which has had considerably an impact not only on everyone's family and social dimension, but also on the working sphere. The psychological agreement, which links individuals and organizations, has been overturned and redesigned, leaving behind values such as "security" and "belonging". What is on the horizon is a completely new future, in which concepts of "professional habitat" and "worklife balance" take on new meaning. It is necessary to rediscover the relationship between company and people, to give life to a new "corporate humanism", that recovers the centrality of the person and allows the individual to express himself and all his potential. How? Through maieutic methods capable of developing new individual skills and qualities, and accompanying people in an inescapable professional and, above all, personal repositioning.

It is necessary to move from the goal of managing to that of "caring2 for people by giving a new meaning, a new perspective to the psychological agreement. And this is where training professionals come into play, whose challenge is, today more than ever, to create a new management thinking, new ideas, and to support people in a path of growth, that allows them to confirm themselves as the true competitiveness differential. [Publisher's text].

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Quaderni di economia del lavoro : 112, 2, 2020