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Il "Progetto" di Freud : la connessione mente-cervello rivisitata

2020 - Franco Angeli

5-30 p.

  • Il testo di Freud Progetto per una psicologia scientifica (1895) riflette il suo tentativo di spiegare i fenomeni psichici in termini neurobiologici, motivato dalla scoperta del neurone avvenuta da poco. La sua ipotesi fondamentale era che i neuroni fossero veicoli per la conduzione di "correnti" o "eccitazioni" e che fossero connessi tra loro. Utilizzando questo modello, Freud ha tentato di descrivere una serie di fenomeni mentali, tra cui coscienza, percezione, affetti, Sé, processi cognitivi, sogno, memoria e formazione del sintomo. Tuttavia, non fu in grado di completare l'esplorazione di tali processi mentali in quanto, all'epoca, mancavano le informazioni e la tecnologia necessarie che sarebbero diventate disponibili nel secolo successivo.
  • Infatti, tecniche quali la risonanza magnetica funzionale (fMRI), la tomografia ad emissione di positroni (PET), l'elettroencefalogramma (EEG), nonché scoperte quali le sinapsi, le reti neurali, i fattori genetici, i neurotrasmettitori e i circuiti discreti del cervello avrebbero facilitato una significativa espansione delle conoscenze sui fenomeni mentecervello. Tutto questo materiale scientifico ha portato allo sviluppo di efficaci trattamenti farmacologici per la schizofrenia, i disturbi dell'umore e l'ansia. Non solo, ora possono essere misurate le variazioni della funzionalità del cervello che riflettono il buon esito dei trattamenti farmacologici e psicoterapeutici. Nonostante questi progressi, la comprensione del rapporto tra le funzioni di mente e cervello rimane limitata. Oltre un secolo dopo la pubblicazione del Progetto non è ancora completamente compresa la neurobiologia sottostante i fenomeni della coscienza, dell'inconscio, delle sensazioni, dei pensieri e della memoria.
  • Possiamo aspettarci di arrivare ad un'integrazione più completa della mente e del suo substrato neurobiologico tra un secolo? Lo scopo di questo articolo è quello di aggiornare la nostra conoscenza della neurobiologia associata alle specifiche funzioni mentali che Freud esaminò nel Progetto, nonché di porre domande riguardanti i fenomeni mentecervello che si spera troveranno risposte in futuro. [Testo dell'editore].
  • Freud's "Project for a Scientific Psychology" (1895) reflected his attempt to explain psychic phenomena in neurobiological terms. The recent discovery of the neuron motivated him to embark on this endeavor. His basic hypothesis was that neurons were vehicles for the conduction of "currents" or "excitations", and that they were connected to one another. Using this model, Freud attempted to describe a number of mental phenomena, including: consciousness, perception, affect, self, cognition, dreaming, memory, and symptom formation. However, he was unable to complete his exploration of these mental processes because he lacked the information and technology that became available over the following century. Subsequent discoveries, including fMRIs, EEC scans, EEGs, synapses, neural networks, genetic factors, neurotransmitters, and discrete brain circuits facilitated a significant expansion of our knowledge of mindbrain phenomena.
  • As a result, effective pharmacological treatments have been developed for schizophrenia, mood and anxiety disorders. Moreover, changes in brainfunction can be measured that reflect successful pharmacologic and psychotherapeutic treatment. Despite these advances, there remain limitations in our understanding of the relationship between mind and brain functions. More than a century after Freud began the "Project," the neurobiology underlying the phenomena of consciousness, unconsciousness, qualities of subjective feelings, thoughts, and memories is still not fully understood. Can we expect to reach a more comprehensive integration of mind and its neurobiological substrate a century from now? The purpose of this article is to update our knowledge of the neurobiology associated with the specific mental functions that Freud examined in the "Project", and to pose questions concerning mindbrain phenomena that will hopefully be answered in the future. [Publisher's text].

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Setting : quaderni di studi psicoanalitici : 44, 2, 2020