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"Io vivo fra le cose e invento, come posso, il modo di nominarle" : Pier Paolo Pasolini e la lingua della modernità

2020 - Firenze University Press

332 p.

  • Includes bibliographical references (p. 317-332).
  • Il volume intende approfondire e valorizzare la dimensione linguistica nell'opera di Pier Paolo Pasolini, nella speranza di restituire alla sua figura tutta la pienezza del suo intenso e viscerale rapporto con l'universo dei linguaggi. Nella prima parte si indagano i vari momenti della riflessione pasoliniana sui diversi codici espressivi, dal dialetto alla lingua del cinema, dal 'linguaggio della realtà' fino al neo-italiano tecnologico, cui fa da puntuale controcanto la personale sperimentazione linguistica dell'autore.
  • Di qui prende avvio l'ampia indagine lessicale cui è dedicata la seconda parte del volume, e che intende mettere in luce il peculiare apporto dell'autore al vocabolario dell'italiano contemporaneo (ancora oggi riecheggiano infatti nella nostra lingua molte 'parole-chiave' dell'universo pasoliniano, da nuovo Potere a Palazzo, da omologazione a mutazione antropologica), confermando così quell'inscindibile rapporto tra riflessione e creatività linguistica che dà vita all'inedito profilo di un Pasolini al tempo stesso 'linguista' e 'onomaturgo'. [Testo dell'editore]
  • Pier Paolo Pasolini, (1922-1975).