Artículo
Digital Version
Download | Copia/pega | Impresión

L'asse psiche-cervello-sistema immunitario al servizio dell'adattamento dell'organismo all'ambiente : l'importanza delle interazioni fra infiammazione e comportamento sociale

2018 - Franco Angeli

31-45 p.

  • I processi infiammatori e il comportamento sociale si influenzano reciprocamente. I fattori pro-infiammatori, citochine in primis, inducono un concerto di modificazioni comportamentali che aiutano l'organismo a navigare l'ambiente sociale durante periodi di malattia, aumentando la sensibilità dei circuiti neurali di salienza/allarme agli stimoli sociali negativi (per identificare ed evitare prontamente potenziali pericoli) e la reattività dei circuiti di reward agli stimoli sociali positivi (per favorire l'approccio verso figure di supporto e protezione). Viceversa, gli eventi avversi di natura sociale, come abusi, separazioni, esclusione sociale, valutazioni negative, possono indurre un incremento dell'infiammazione periferica (per preparare l'organismo a situazioni di aumentato rischio di ferite o infezioni).
  • Individui socialmente isolati, o che si sentono tali, presentano un cronico incremento dei livelli di infiammazione, e un'esagerata produzione di fattori proinfiammatori in risposta a infezioni e a esperienze sociali avverse. Ciò può avere implicazioni rilevanti sul piano clinico e spiegare la relazione fra stress cronico, infiammazione e alcune malattie neuropsichiatriche caratterizzate da compromissione del funzionamento sociale, quali ansia e depressione. [Testo dell'editore].
  • Infl ammatory processes and social behavior are deeply interwoven. Proinflammatory factors, in primis cytokines, can trigger a concert of behavioral modifications that help the organism to navigate its social environment in periods of sickness, by increasing the neural sensitivity of salience/alarm networks to negative social stimuli (so to promptly identify and avoid potential risks) and the reactivity of reward circuits to positive social stimuli (thus promoting approachlike behavior towards close and supportive others). In turn, social adversities, such as abuse, separation, rejection, social exclusion, negative evaluation, can increase peripheral inflammation (thus preparing the organism to situations in which wounding and infections are more likely to occur). Individuals who are more socially disconnected, or lonely, display a chronic elevation of peripheral inflammatory markers, and an exaggerated production of pro-inflammatory factors in response to infections and negative social experiences.
  • This may have relevant clinical implications and shed light on the relationships between chronic stress, inflammation, and neuropsychiatric disorders characterized by social dysbehavior, such as anxiety and depression. [Publishers' text].

Forma parte de

PNEI review : rivista della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia : 2, 2018