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Gestione dell'acqua in Europa (XII-XVIII secc.) = Water management in Europe (12th-18th centuries)

2018 - Firenze University Press

525 p. : ill. col.

  • L'acqua è stata una fonte di ricchezza che ha facilitato, favorito o brutalmente arrestato lo sviluppo economico nell'Ancien Regime. La mancanza di igiene significava che l'acqua veniva bevuta meno di altre bevande, ma come materia prima, risorsa energetica, refrigerante, agente di risciacquo e detergente, era ineguagliabile. Essa ha svolto un ruolo nel relax pubblico e privato e nella salute. L'acqua ha anche dimostrato di essere un mezzo ideale, sicuro e conveniente per trasportare beni e idee. Gli storici delle città han-no a lungo sottolineato l'enorme vantaggio comparato goduto dalle città e dalle regioni la cui favorevole ubicazione marittima o fluviale garantiva loro l'accesso a un conveniente trasporto via acqua. Tuttavia, altrettanto spesso, l'acqua ha rappresentato una minaccia per lo sviluppo economico e la prosperità, sia a causa della sua assenza, della sua composizione specifica, del livello di inquinamento o dell'abbondanza incontrollabile.
  • Questa dualità è presente ancora oggi nella nostra società moderna e globalizzata. Mentre in Occidente ingenti quantità di acqua fresca e potabile vengono sprecate, l'accesso gratuito o a basso costo ai rifornimenti di acqua fresca e abbondante resta un'importante sfida per milioni di individui sul pianeta. Grandi inondazioni in diverse parti del mondo causano regolarmente danni economici e infinita sofferenza agli uomini. Con la Settimana dedicata alla gestione delle risorse idriche l'Istituto Datini ha richiamato l'attenzione su questo elemento tanto onnipresente quanto fondamentale per la storia economica dell'Europa.
  • Giampiero Nigro, professore presso l'Università di Firenze, è autore di pubblicazioni sull'organizzazione dei traffici nel Mediterraneo durante il basso Medioevo, sulla storia della moneta e della banca, sui consumi e l'alimentazione nei differenziati ceti sociali. Un ulteriore filone di interessi riguarda gli studi sulle caratteristiche del distretto tessile pratese tra XIX e XX secolo. È Direttore scientifico della Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”.[Testo dell'editore]