Artículo
Digital Version
Download | Copia/pega | Impresión

Gestalt e intuizione : la psicologia del Bello di Alois Höfler

2017 - Franco Angeli

41-55 p.

  • Il lavoro tratta dell'estetica di Alois Höfler (1853-1922). Allievo di Brentano e di Mei-nong, egli si avvicinò sempre più alla lezione di quest'ultimo, con il quale collaborò alla stesura della Logik (1890). Nei lavori di psicologia Höfler getta le basi per l'elaborazione dell'estetica. La "psicologia del Bello" di Höfler è basata sui sentimenti, intesi come atti psichici riferiti a rappresentazioni. I sentimenti estetici sono evocati da "Gestalten", che sono composte al tempo stesso da elementi fisici e psichici, come per esempio i sentimenti del protagonista di un dramma, o del poeta. Integra questo apparato la tesi ontologica di marca platonica secondo cui l'opera autenticamente bella è atemporale e viene «scoperta» piuttosto che «creata» dall'artista. [Testo dell'editore].
  • This essay is about the aesthetics of Alois Höfler (1853-1922). A pupil of Brentano and Meinong, Höfler was mostly influenced by the latter, with whom he coauthored a Logik (1890). In his writings concerning psychology, Höfler lays the grounding for his aesthetics. Pivotal to Höfler's "psychology of Beauty" is the idea that aesthetic "emotions" (Gefühle) refer to mental presentation of beautiful objects, i.e. of "Gestalts", which are made up of both physical and mental elements, e.g. the emotions of a dramatic character, or those of the poet himself. Accordingly, in a Platonic vein, Höfler claims that any truly beautiful artistic form is atemporal: it is «discovered» rather than «created» by the artist. [Publishers' text].

Forma parte de

Paradigmi : rivista di critica filosofica : XXXV, 3, 2017