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In limine : between earth and architecture

2017 - Firenze University Press

xix, 172 p. : ill.

  • Includes bibliographical references.
  • L'architettura è da sempre sospesa nell'indefinibile (perché necessaria) tensione tra una ‘verità da rivelare' e una ‘verità da costruire' e il fondamento del progetto è da ricercarsi, come insegna Kenneth Frampton, nella mutua relazione individuata fra il topos, il typos e il ‘tettonico', che è così doppiamente legato alle condizioni specifiche di un luogo e all'universale esistenza dell'architettura. Questo volume raccoglie alcune opere colte nel loro rapporto con la Terra e certamente partecipi della ricerca della duplice verità sopra evocata. Da Verona a Fisterra e a Cádiz, da Istanbul a Pompei, la straordinarietà del sito fissa il principio insediativo, ma non solo: il progetto, muovendosi entro i limiti precisi della disciplina, definisce per esse solide basi concettuali, prima che fisiche.
  • Alberto Pireddu, architetto, dal 2017 è enseignant vacataire de l'Atelier d'Architecture 1 presso l'Ecole Euromed d'Architecture, de Design et d'Urbanisme presso l'Università EuroMed di Fès e, dal 2013, professore a contratto del corso di Caratteri distributivi degli edifici presso la Scuola di Architettura dell'Università di Firenze. Nel 2010 consegue il titolo di Master in Architectural Design presso l'Escuela Técnica Superior de Arquitectura dell'Università di Navarra a Pamplona e quello di dottore di ricerca in Progettazione architettonica e urbana presso la Scuola di Dottorato della Università di Firenze. Dal 2015 è membro della rete della Fundación Arquitectura y Sociedad (Madrid-Pamplona) e dal 2013 membro del comitato di redazione della rivista «Firenze architettura». [Testo dell'editore]