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Impresa, lavoro, diritto nella stagione del Jobs Act.

2016 - Franco Angeli

255-289 p.

  • Il saggio intende inquadrare le recenti riforme del lavoro in Italia (riconducibili all'acronimo Jobs Act) nel più generale contesto di crisi economica e delle trasformazioni del lavoro e dell'impresa nella varietà dei capitalismi. La crisi viene ritenuta strutturale e il cambiamento della regolazione lavoristica non soltanto congiunturale, ma altrettanto strutturale: un cambiamento di paradigma. Le risposte dei giuslavoristi, così come quelle dei politologi e dei sociologi, si attestano intorno a un riformismo ancora possibile (opzione prediletta dall'Autore), ovvero a un pessimismo più profondo circa la possibilità di alternative strategiche riformiste. Nella parte centrale del saggio l'Autore si interroga sul rapporto tra tali cambiamenti e, tarellianamente, le ideologie dei giuslavoristi, individuando tre (o quattro) diverse letture e interpretazioni a partire da alcuni temi salienti: la concezione dei diritti fondamentali e della norma lavoristica (la crisi della inderogabilità), il contratto di lavoro,.
  • il ruolo del sindacato, la considerazione dell'impresa, ecc. I temi sono solo esemplificativi di una possibile ricostruzione teorica e metodologica del diritto del lavoro e delle sue tecniche di regolazione, a partire dalla concezione personalizzata dell'eguaglianza di A. Sen e da una visione terza del metodo e dei contenuti del diritto del lavoro, rispettosa della tradizione ma aperta al rinnovamento.
  • The essay aims to frame the recent labour reforms in Italy (summarized under the acronym Jobs Act) in the wider context of economic crisis and change which is affecting work and enterprise in the variety of capitalism. The crisis and the changes in the labour legal system are seen not as a cyclical but as a structural feature: a paradigm shift. In this context, the responses of Labour law scholars', as well as those of political scientists and sociologists, go from a "still possible" reformism (option favoured by the Author) to a deeper pessimism about the possibility of any reformist strategic alternatives. In the central part of the paper, the Author reflects on the relationship between these changes and, as in Tarello's approach the ideologies of labour lawyers. In this part, the Author identifies three (or four) different approaches and interpretations on some key issues: the notion of fundamental rights and the conception of labour regulation (the crisis of the principle of inderogability), the employmen
  • t contract, the role of the trade unions, the consideration of the company, etc. These themes are only taken as an example of a possible theoretical and methodological reconstruction of labour law and of its regulatory techniques, starting from the capability approach and the theory of equality and development of A. Sen and proposing a "third way" to rebuild method and contents of Labour law, in a way respectful of tradition but open to the renewal of the discipline.

Forma parte de

Giornale di diritto del lavoro e di relazioni industriali : 150, 2, 2016