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Paraulas de vertat e de profiech : Edizione del canzoniere di Guilhem de l'Olivier d'Arles

2021 - Brepols

367 p.

  • Guilhem de l'Olivier fu politico e funzionario ad Arles tra 1200 e 1230, e di lui ci sono rimaste 77 cobbole in lingua d'oc, destinate al pubblico dei cavalieri urbani, dei mercanti e di quelle famiglie che stavano sovvertendo la tradizionale struttura sociale della città rodaniana. Nel suo canzoniere trovano spazio la vita municipale e le esigenze di quella classe colta che guidava Arles attraverso complicate vicende istituzionali. Centro commerciale di primaria importanza, infatti, tra la fine del Cento e i primissimi decenni del Duecento quella che era stata una delle metropoli più fiorenti delle Gallie e una delle capitali dell'impero costantiniano, si trasformò in comune consolare e poi podestarile. In ragione di ciò gruppi sociali fin lì esclusi dalla gestione della cosa pubblica si trovarono quasi improvvisamente proiettati ai vertici del potere; la città nel suo insieme fu scossa da tali sommovimenti. La produzione poetica di Guilhem si inserisce in questo complesso quadro: i suoi versi propongono una
  • sintesi tra la cultura ufficiale feudal-cortese della fin'amor e l'inedito codice comunicativo che sorresse l'evoluzione istituzionale di Arles. Vero intellettuale municipale, riutilizzando materiali collaudati il poeta propone un modello di civis che sia a un tempo attento al bene comune e avveduto negli interessi individuali. Il suo disegno educativo e formativo emerge con nettezza dall'analisi della sequenza con cui le cobbole sono state predisposte presumibilmente da Guilhem stesso, il quale ci avrebbe così lasciato un 'canzoniere d'autore'. [Testo dell'editore].
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