«Questo stare è l'ombra del suo andarsene» : l'indecidibilità dei riferimenti deittici in Quattro quaderni di Giuliano Mesa

P. 319-338

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  DOI: 10.1400/293718

  ISSN: 2612-3657

  Permalink: http://digital.casalini.it/10.1400/293718
• In this issue

  • Introduzione
  • Guardare la vita da lontano : Franco Fortini e il «buon uso della distanza»
  • Tre voci dalla tragedia greca : Ifigenia, Cassandra ed Elettra nella poesia al femminile dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta
  • Lyric features in the Old English Seafarer
  • Il Sir Orfeo medio inglese : dal mito classico alla nuova visione dell'amore cortese
  • La concezione classica del tempo e il suo riuso nella poesia di Roberto Pazzi
  • E. Hec. 59-97 : note di semantica metrica
  • Forme della lirica comica : un caso di responsione a distanza negli Uccelli di Aristofane
  • Nota sullo stilnovismo in fieri dei Versi livornesi di Giorgio Caproni
  • Novus Orpheus lyricus... : Venanzio Fortunato e la lirica
  • Joseph Tusiani : un Catullo sbarbicato
  • Versi dal carcere e oltre le sue mura : le Poesie dei prigionieri (1921) di Ernst Toller
  • Eros e gioco degli scacchi : note sulla lirica cinquecentesca
  • Plaut. Truc. 448 ss. : il lamento di una meretrix
  • Un saturnio lirico in Naev. carm. frg. 51, 1 Blänsd.?
  • «Nota quasi soltanto agli eruditi» : la Satira sopra le donne prima del volgarizzamento leopardiano
  • «Questo stare è l'ombra del suo andarsene» : l'indecidibilità dei riferimenti deittici in Quattro quaderni di Giuliano Mesa
  • Dante, Matelda e in su i vermigli e in su i gialli fioretti
  • Bernardo e la meditazione metapoetica fra Dante e Petrarca
  • La lirica sui generis di Benvenuto Cellini : un petrarchismo spirituale, antibembiano e antiaccademico
  • Recensioni