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L'eredità di Raniero Panzieri : una nuova cultura anticapitalistica

2021 - Franco Angeli

P. 724-746

  • The author reconstructs the political action and theoretical contribution carried out by Raniero Panzieri (1921-1964) in the years of economic and social modernization after the Second World War in order to identify the main themes that gave birth to a new anti-capitalist culture alternative to that of the historical left. His paper in based on consistent biographical records and on an equally relevant historiographic investigation The socialist leader - according to the author - was strongly critical of the reformist policies of the PCI and PSI; he proposed to build up a new left better equipped for an effective defense of the working class.
  • The Leninist model was to be replaced by an organizational structure truly in the service of the working class Panzieri was in favour of new forms of direct democracy against the traditional union and political-parliamentary mediation; he also argues that we must reinterpret the Marxist theory and strive a new sociology of the working class beyond historical dogmatism. Consensus for these ideas could not be expected in the area of the historical left, but they fed the political action of a new generation of militants active in the two-year period ‘68-'69 and then find space in the seventies and eighties in many magazines and political groups. Even today, out of any anachronism or comparative analogy, the author suggests, they can still arouse some interest in the face of profound changes in the capitalist system induced by rapid technological progress. [Publisher's text]
  • L'autore ricostruisce l'azione politica e l'elaborazione teorica compiuta da Raniero Panzieri (1921-1964) negli anni della modernizzazione economica e sociale del secondo dopoguerra al fine di individuare le principali tematiche che, sulla base di una consistente produzione memorialistica e di un altrettanto rilevante indagine storiografica, hanno costituito i riferimenti per una nuova cultura anticapitalistica alternativa a quella della sinistra storica.
  • Il dirigente socialista-secondo l'autore- esprimendo forti critiche alle politiche del Pci e del Psi , considerate riformiste, propone di realizzare una nuova sinistra per una migliore efficacia nella difesa degli interessi dei lavoratori. In questa prospettiva ritiene che si debba superare il modello leninista nella gestione del partito per dar vita ad una struttura organizzativa realmente al servizio della classe operaia; intende poi affermare nuove forme di democrazia diretta contro la tradizionale mediazione sindacale e politico-parlamentare; sostiene inoltre di dover rileggere la teoria marxista oltre il dogmatismo storicista al fine di elaborare una nuova sociologia della classe operaia.
  • Queste tematiche "secondo l'autore-non trovano consenso nell'area della sinistra storica ma alimentano l'azione politica di una nuova generazione di militanti attiva nel biennio ‘68-'69 e poi trovano spazio negli anni settanta e ottanta in molteplici riviste e gruppi politici e ancora oggi ,fuori da ogni anacronismo o analogia comparativa, possono comunque suscitare un qualche interesse difronte ai profondi mutamenti del sistema capitalistico indotti dal rapido progresso tecnologico. [Testo dell'editore]

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Società e storia : 174, 4, 2021