2021 - Franco Angeli
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A scuola si impara a vivere : la mediazione del conflitto tra pari
P. 212-218
- Il cervello-mente è un organo sociale e come tale necessita di contesti esperienziali ricchi di stimoli cognitivo-affettivo-relazionali per favorire la costruzione di una sana identità personale e un'adeguata regolazione degli stati emotivi. Questa importante funzione sociale si sviluppa gradualmente nel corso dell'infanzia ed è originata dalle prime esperienze relazionali di "Attaccamento" del bambino con la madre e da un insieme di "cure ambientali" "sufficientemente buone" e "contenitive" sperimentate nell'incontro con il mondo e con l'Altro. È proprio all'interno di questi contesti relazionali che i bambini imparano a vivere, guardando e riproponendo i comportamenti che "vedono", i discorsi che "sentono", i modelli relazionali a cui sono costantemente esposti.
- La Scuola diviene, così, il luogo privilegiato in cui si possono sperimentare forme di convivenza pacifica e non violenta, fondate sul riconoscimento dell'altro e nel rispetto delle differenze, al fine di sviluppare le competenze sociali utili a contrastare la diffusione della violenza giovanile. All'interno di questa visione si inserisce il lavoro sulla Peer Mediation realizzato dall'Istituto Comprensivo "Antonio Ugo" di Palermo. L'obiettivo del progetto è quello di creare un sistema efficace per la risoluzione dei conflitti che insorgono tra gli alunni. [Testo dell'editore]
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Information
ISSN: 1972-5221
KEYWORDS
- Gruppo, emozioni, peer mediation, responsabilità
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In this issue
- Ti odio! : interazioni malevole nella famiglia e nella collettività sociale
- Trauma, dissociazione e assenza di pensiero nei crimini individuali e collettivi
- Le interazioni violente all'interno della famiglia
- Le forme dissociate dell'odio : riflessioni sull'amore malevolo visto alla luce di una tragedia familiare del XIX secolo
- La violenza filio-parentale
- Fra ansia di assimilazione e timori di comportamenti antisociali : riflessioni intorno alle seconde generazioni
- Il ritiro sociale : nuova frontiera del malessere giovanile
- Dis-social network : gli schermi digitali e gli adolescenti che odiano
- Tra rappresentazione della violenza e interazioni digitali : una riflessione sui giovani nell'era della pandemia
- La cosiddetta competenza amministrativa del tribunale per i minorenni nell'attuale sistema della giustizia minorile
- Il ruolo del Trauma e del Linguaggio nel sistema penale minorile
- Esperienze di giustizia minorile nei procedimenti amministrativi con i figli maltrattanti
- Reati di minori anche infraquattordicenni : punire o/e rieducare alla relazione?
- Prevenzione e trattamento di minori e giovani adulti a rischio di radicalizzazione
- L'educazione ai diritti umani con Amnesty International per contrastare bullismo e cyber-bullismo
- La tutela volontaria di minori stranieri non accompagnati : punti di forza e criticità di un nuovo modello
- Pensare diversa-mente : il lavoro socioeducativo con gli adolescenti
- La famiglia attraverso le generazioni : lavorare in gruppo con i futuri nonni per favorire il legame adottivo
- A scuola si impara a vivere : la mediazione del conflitto tra pari
- Legami familiari violenti : in ascolto del silenzio che brucia
- Abusi sessuali su minori istituzionalizzati : Strasburgo condanna la Bulgaria innovando la giurisprudenza sull'art. 3 Conv. eur. dir. umani
- Commenti, notizie e letture