La giustizia penale nel Decameron di Boccaccio : sulla difficoltà di discernere la verità dall'inganno (Novella III,7)

P. 139-160

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  • Introduzione
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  • Linguaggio giuridico e poesia alla corte di Federico II di Svevia
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  • Pier della Vigna e la sua eredità : ars dictaminis, poesia, diritto e distribuzione sociale dei saperi nella corte siciliana
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  • Monte Andrea nella Bologna del '200 : un'ipotesi di lettura per le canzoni economiche
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  • Mediante specie : note a Francesco stimmatizzato
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  • Maestro Francesco Accursio fece una proposta dinanzi al comune di Bologna : l'ascesa della figura del giurista nelle due redazioni del Novellino
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  • Cino da Pistoia, Francesco da Barberino e l'astrologia giudiziaria : tra poesia, politica e cultura giuridica
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  • Boccaccio giurista? : un sondaggio nelle Epistole
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  • La giustizia penale nel Decameron di Boccaccio : sulla difficoltà di discernere la verità dall'inganno (Novella III,7)
  • La questione della nobiltà da Dante al dantismo giuridico
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  • La poesia concede la grazia? : Petrarca, Cola di Rienzo e il processo del 1352
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  • Notai e poeti nella camera actorum di Bologna alla fine del trecento
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  • Licet allegare poetas : formanti letterari del diritto fra medioevo ed età moderna
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  • Poesia e poetica del diritto delle genti : alcuni cenni sull'importanza normativa dell'exemplum poetico in età moderna
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  • Indice dei nomi
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  DOI: 10.1400/278677

  Permalink: http://digital.casalini.it/10.1400/278677