2019 - Rubbettino
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Vorremmo usare parole alte, degne : la presenza della tragedia antica nelle pagine di Vincenzo Consolo
P. 366-381
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Information
DOI: 10.1400/275616
ISSN: 2283-9461
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In this issue
- La metafora politica nel contrasto Rosa fresca aulentissima
- Il Primo Mobile in Dante : un itinerarium mentis tra fisica, metafisica e teologia
- Implicazioni dantesche (Inferno XIII)
- Tracce medioevali nella visio del poeta Piero Bigongiari
- Rievocazioni del Medioevo comunale
- Quanto più inganno, tanto più diletto : il genere dell'indovinello nella letteratura del Seicento
- Una pietra miliare per gli studi leopardiani : pubblicate tutte le lettere di Paolina
- Tra brigata e biblioteca : don Ferrante e la confutazione della peste tra Fermo e Lucia e Promessi Sposi
- Osti e osterie nei Promessi sposi
- Da non coprirsi, da non rifarsi : Vittorio Imbriani su Alessandro Manzoni
- La favolosa incursione di Dino Buzzati nella letteratura infantile
- L'ombra di Victorine : sul romanzo Obscura di Régis Descott
- L'imprevedibilità dello scrivere e del vivere : Sciascia lettore di Savinio (all'ombra di Pirandello)
- Il fragile castello dell'autoinganno e la prigione dei rimorsi : Il cappello del prete di Emilio De Marchi
- La ricerca continua di Fenoglio : I penultimi
- Luigi Russo storico militante della critica stilistica
- I modi e le forme del paesaggio delle Langhe nella poesia di Giorgio Bárberi Squarotti
- Introduzione
- Noterella sulla scrittura d'intervento di Vincenzo Consolo
- Il racconto è dolore, ma anche il silenzio è dolore : Vincenzo Consolo e la difficoltà della narrazione
- Vorremmo usare parole alte, degne : la presenza della tragedia antica nelle pagine di Vincenzo Consolo
- Che senso ha questo romanzo? : polifonia e metafora nel macrotesto consoliano
- Pargolette mani : Tasso, Spencer e i loro fanciulli
- L'uomo che guarda le stelle : fonti classiche del sonetto Lo stroligo di Giuseppe Gioachino Belli
- Riflessioni teorico-pratiche su Sergio Solmi traduttore
- Recensioni
