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Incontri tirrenici : le relazioni fra Etruschi, Sardi e Fenici in Sardegna (630-480 a. C.)

2014 - Bologna University Press

xiii, 332 pages : illustrations

  • Includes bibliographical references (pages 265-285)
  • La presenza etrusca nel Tirreno ha conosciuto una dimensione da protagonista nell'antica storia mediterranea. Un rilievo riconosciuto anche dalle fonti classiche, quando fanno riferimento alla talassocrazia etrusca; più evanescenti sono invece i riflessi tangibili, così come risultano dalla lettura dei dati archeologici, soprattutto per quanto riguarda la Sardegna. Questo studio indaga perciò gli Incontri Tirrenici che hanno avuto per protagonisti gli Etruschi, i Fenici e i Sardi nel periodo compreso fra il 630 e il 480 a.C. Grazie allo studio di materiali etruschi inediti da contesti abitativi fenici e al completo riesame della documentazione edita della Sardegna, di cui viene qui presentato un catalogo completo, è possibile proporre nuove ipotesi circa la presenza dei prodotti tirrenici nell'isola, rispetto alla tradizionale visione di un commercio fenicio di ritorno dalle coste etrusche proposto in letteratura.
  • Le principali problematiche analizzate hanno riguardato l'ipotetica esistenza di due mercati parzialmente autonomi e paralleli, un mercato fenicio e un mercato sardo, che si distinguono nettamente per gli aspetti sia quantitativi sia qualitativi delle importazioni etrusche e per le modalità di scambio dei beni stessi. Di conseguenza sono state in parte rivedute le ipotesi circa i vettori e le rotte marittime seguite dal commercio etrusco arcaico, così come anche l'oggetto degli scambi e le diverse modalità e finalità di utilizzo delle importazioni tirreniche da parte delle componenti autoctone e allogene di Sardegna.
  • Il riesame delle importazioni etrusche e delle rotte marittime di collegamento fra le due opposte sponde del Tirreno, ha permesso di postulare l'esistenza di un collegamento fra i tradizionali “Circuito Settentrionale” e “Circuito Meridionale” del Mediterraneo centro-occidentale, nel quale la Sardegna gioca un ruolo fondamentale, uno scacchiere nel quale la frequentazione abituale di mercanti etruschi diviene sempre più probabile.
  • Stefano Santocchini Gerg è laureato in Storia Antica presso l'Ateneo bolognese con una tesi in Etruscologia e Archeologia Italica, specializzato in Archeologia presso lo stesso Ateneo e dottore di ricerca in Archeologia della Scuola di Dottorato Il Mediterraneo in età classica: storia e culture dell'Università di Sassari con una tesi sulle relazioni fra Etruria e Sardegna. Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia dello stesso Ateneo sassarese è attualmente titolare di un assegno di ricerca del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna. Tra gli ambiti di interesse, oltre alle relazioni etrusco- sarde, si segnalano gli studi sulla cultura materiale dell'Etruria padana, con particolare riguardo al patrimonio decorativo delle produzioni ceramiche. [Testo dell'editore]