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Stabat mater : immagini e sequenze nel moderno

2018 - Firenze University Press

467 p.

  • Lo Stabat mater, come pochi altri oggetti della tematologia, vede una stessa postura tradursi in linguaggi diversi, registra il modificarsi e il persistere di una gestualità che dà voce all'inaccettabilità della perdita e alla durata immobile del dolore. Dallemères en deuildell'antichità classica al venir meno di Maria ai piedi delle crocifissioni che hanno scandito la storia dell'arte, da Jacopone da Todi, dal Giotto degli Scrovegni ad oggi, rilievi in pietra e in marmo, pannelli lignei, affreschi, vetrate, incisioni, tempere, olii, manoscritti, scrittura, accanto alle note di Palestrina, Vivaldi, Scarlatti, Pergolesi, Boccherini, Rossini, hanno riproposto la figura della madre dolente. In questo libro si è cercato di registrare le costanze e le alterazioni del topos, sottolineando le differenze che esistono tra espressioni verbali, musicali, visive in relazione al mutamento dei tempi, al rovesciamento del ruolo.
  • Se la narrativa, soprattutto italiana, è presente con Manzoni, Fogazzaro, D'Annunzio, Gadda, Vittorini, Pavese, Dessí, la Morante, Calvino; la poesia con Gatto, Jaccottet, la Szymborska, la Merini, Yves Bichet, quanto intriga, in questo complesso volume ideato e curato da Anna Dolfi , è il tentativo di muoversi su terreni quasi di confine, facendo parlare il cinema (Pasolini), l'architettura, facendo interagire la musica con la letteratura e i libretti d'opera, intrecciando colonne sonore con film di successo, dando modelli figurativi alla fotografi a (con gli scatti di Letizia Battaglia). Testi poetici di De Signoribus e Vegliante, per l'occasione ricondotti al tema, sigillano una ricerca che si interroga su modelli e tipologie, mostrando anche l'esistenza di un ulteriore recente rovesciamento, quello, inedito, che vuole che sia la pietas del figlio a posare accanto alla madre.
  • Anna Dolfi insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Firenze ed è socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Tra i maggiori studiosi di Leopardi, di leopardismo, di narrativa e poesia del Novecento, ha progettato e curato volumi di taglio comparatistico dedicati alle «Forme della soggettività» sulle tematiche deljournal intime, della scrittura epistolare, di malinconia e malattia malinconica, di nevrosi e follia, di alterità e doppio nelle letterature moderne, e raccolte sulla saggistica degli scrittori, la riflessione filosofica nella narrativa, il non finito, il mito proustiano, le biblioteche reali e immaginarie, il rapporto tra letteratura e fotografi a, tra ebraismo e testimonianza. [Testo dell'editore].
  • Includes bibliographical references and index.