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Quando generi e generazioni interrogano le politiche sociali, in risposta allo spopolamento in Sardegna

2017 - Franco Angeli

63-75 p.

  • Questo saggio nasce dall'esigenza di comprendere se e come il mutamento di status delle donne nelle società occidentali sia stato accompagnato da adeguate politiche sociali di conciliazione famiglia-lavoro. Troppo si è parlato di una certa erosione del ruolo della famiglia e poco o nulla della sua incapacità di adattarsi ai nuovi bisogni, in particolare a quelli espressi dalle donne. Indicativa in tal senso è la situazione della Sardegna, in cui si fanno sempre meno figli e a un'età sempre più avanzata. La bassa fecondità che caratterizza il caso sardo può essere considerata un esempio di come il nostro paese sia intrappolato in un circolo vizioso, dove la scarsità di servizi è collegata alle scelte non-procreative, che a loro volta dipendono dalla scarsità di servizi di conciliazione.
  • Un'inversione di rotta sarebbe possibile, passando da una situazione in cui si fa leva sulle famiglie che "danno aiuto", come principio di benessere, a un'altra in cui sono le famiglie a "ricevere aiuto", in termini di attenzione alle soggettività che al loro interno hanno mutato stile di vita. [Testo dell'editore].
  • This paper attempts to understand whether and how in western societies the changes in the status of women have been accompanied by satisfactory policies with regard to work-life balance. A large body of theoretical and empirical research has documented these changes, as well as the erosion of the social role of the family, while neither its inability to adapt to new needs, namely women's wants, nor its relevance for the organization of welfare policy have been adequately emphasized. Sardinia, which registers fewer births and at a more advanced age, is a representative case study of how Italian society is trapped in a vicious circle of a non-productive interaction between procreative choices and welfare recalibrations. On the one hand, lack of services is linked to non-procreative choices. On the other, the decrease of procreative choices depends on uncompleted work-life balance policies.
  • An alternative approach would be possible, if public policies were to accommodate the importance of protecting families as a social group that needs help, mostly by supporting the changed status of women into the family, and no longer as an institution on which to rely to secure the welfare of the community. [Publishers' text].

Is part of

Welfare e ergonomia : III, 1, 2017