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Navigatori o ragni pescatori?

2012 - Franco Angeli

59-73 p.

  • Navigators or fishing spiders?.
  • L'articolo propone alcune riflessioni sull'influenza delle nuove tecnologie digitali sul modo di pensare, di conoscere e di comunicare. Il virtuale determina una consistente modificazione della qualità della presenza, che si manifesta in nuovi modi di rappresentare la realtà e di entrare in relazione. L'Autrice paragona la Rete a una "mente collettiva" e si interroga sulle vicissitudini dei processi immaginativi individuali nell'era attuale. Particolare attenzione viene data alla peculiarità delle relazioni che si instaurano attraverso Facebook e più in generale alla comunicazione nell'era digitale, evidenziandone luci ed ombre. L'aspetto centrale messo in rilievo, specialmente rispetto all'emergere di nuove patologie, è l'assenza del corpo nelle relazioni virtuali. La capacità di ritornare al corpo, di incarnare le esperienze vissute in Rete, determina quel momento riflessivo che si configura come essenziale per "fare anima". Solo attraverso l'integrazione fra mente e corpo possiamo esperire la Rete come un'
  • immagine viva dell'inconscio collettivo che si dispiega nella contemporaneità, donando forma e significato a ciò che sperimentiamo nella realtà virtuale. [Testo dell'editore].
  • The paper proposes some considerations about how the new digital technologies influence our way of thinking, learning and communicating. The virtual reality determines a considerable modification of the quality of presence, which manifest itself through new ways of representing reality and establishing relationships. The author compares the Web to a "collective mind" and wonders about the vicissitudes of individual's imaginative process in this actual age. Particular attention is given to the peculiarities of the relationships established through Facebook, and more generally to communication in a digital age, pointing out it's lights and shadows. The central aspect highlighted, with special reference to new emerging pathologies, is the absence of the body in virtual relationships. The ability of returning to the body, embodying what has been experienced in the Web, causes that reflective moment which appears to be essential for the "soul-making" process. Only through integration of mind and body can we experi
  • ence the Web as a living image of the collective unconscious that spreads out in the contemporary age, giving shape and meaning to what we experience in virtual reality. [Publisher's Text].

Is part of

Studi junghiani : rivista semestrale dell'Associazione italiana di Psicologia Analitica : 35/36, 1/2, 2012