Article
Digital Version
Download | Copy/paste | Printing
Rufini, Maria Teresa

Abitare nella possibilità : eros e spiritualità nel lavoro clinico

2010 - Franco Angeli

59-76 p.

  • To live the possibility. Eros and spirituality in clinical work.
  • Dopo una breve premessa sul concetto di Spirito, si afferma che per Jung il fondamento della psiche è religioso, perché si basa sulle risposte arcaiche dell'uomo di fronte all'ignoto. La teoria della struttura psichica non è stata dedotta da miti e fiabe, ma si basa su esperienze e osservazioni condotte nell'ambito della ricerca medico-psicologica e soltanto secondariamente essa ha trovato conferma nello studio comparativo dei simboli, in campi lontanissimi dalla pratica psicoterapeutica. Da tale premessa consegue che un terapeuta junghiano, forse inconsapevolmente, ha un atteggiamento spirituale, anche laico. Seguono alcune considerazioni sulle vicissitudini del rapporto analitico, sul setting, si paragonano per contiguità relazioni fondate su eros e spiritualità. A conclusione, alcune considerazioni sulla spiritualità di oggi. [Testo dell'editore].
  • After a brief introduction about the concept of Spirit in Jungian works, the Author states that psyche has a religious character, founded on the archaic images of mankind confronted with an unknown world. Jung did not use myths and fairytales to build his theory about psychic structure, but on the contrary, he deduced it from medical and psychological observations. Only at a later time his statements were confirmed by comparative researches on archaic symbols and images very far from psychotherapeutic practice. Accordingly, a Jungian analyst might have an unconscious spiritual attitude, although secular. Some observations follow about all the difficulties of analytical relationship, about setting. Other similar kinds of relationships are compared, which are based about Eros and spirituality. Finally, some considerations about contemporary spirituality follow. [Publisher's Text].

Is part of

Studi junghiani : rivista semestrale dell'Associazione italiana di Psicologia Analitica : 32, 2, 2010