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Freud, Jung e la prova etimologica

2010 - Franco Angeli

69-91 p.

  • L'autrice esamina la diversa posizione di Freud e Jung riguardo all'utilizzo dei dati etimologici a disposizione all'inizio del â€900. Dal confronto fra gli atteggiamenti dei due risulta per entrambi la convinzione che sia possibile riuscire a decifrare il geroglifico linguistico, interpretare il monosillabo aurorale, la "radice", deposito dei significati più antichi. Freud utilizza i dati etimologici per confermare la propria idea sull'originario significato "opposto" delle parole primitive, e sul valore sessuale delle prime radici. Jung inquadra l'etimologia indeuropea nella sua teoria della creatività della Libido, trovando riscontri con i momenti chiave del suo pensiero già consapevolmente anti-freudiano. [Testo dell'editore].
  • The author examines the different position of Freud and Jung in connection to the etymological data available at the beginning of Twentieth Century. In spite of their different sensibility, they both believe in the possibility of deciphering the linguistic "hieroglyphic", interpreting the root as an "auroral monosyllable", storage of the oldest meanings. Freud uses the data to confirm his own idea on the "opposite" meaning of primitive words, and the sexual value of first roots; Jung frames the Indo-European etymology in his theory of libido's creativity, finding matches between etymological values in dictionaries and the most salient moments of his already consciously anti-Freudian theory. [Publisher's Text].

Is part of

Studi junghiani : rivista semestrale dell'Associazione italiana di Psicologia Analitica : 31, 1, 2010