2000 - Franco Angeli
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Prospettive junghiane in nuovi contesti
21-49 p.
- In riferimento al dibattito sull'eredità junghiana, l'Autore richiama da una parte la ritrosia di Jung stesso a formalizzare una "scuola" di psicologia analitica e, dall'altra parte, il valore dei suoi contributi che induce molti psicoterapeuti a fare riferimento alle sue teorie. L'insistenza di Jung sul considerare la psicologia analitica come semplice prodotto del suo tipo di personalità ed espressione del suo "mito personale" sembra essere in contraddizione con l'intento dei suoi seguaci di costituire Gruppi e Società Junghiane di vario genere. Ne deriva la sensazione che la natura stessa di certe formulazioni junghiane renderebbe paradossalmente antinomici questi due fattori: l'Autore cerca di chiarire alcuni elementi di tale questione. Egli, inoltre, si sofferma su particolari aspetti della prassi terapeutica di orientamento junghiano ed infine, sostenendo l'importanza di elaborare modalità creative adeguate al contesto, descrive una sua particolare esperienza con alcuni rifugiati bosniaci. [Testo dell'e
- ditore].
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Information
ISSN: 1971-8411
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In this issue
- La dura esperienza del rapporto con il Tu.
- Prospettive junghiane in nuovi contesti
- Modelli relazionali in psicoanalisi e in psicologia analitica
- Riflessioni sul percorso dell'identità femminile in casa junghiana
- Autoregolazione psichica, sogno e matrice relazionale : un mutamento di prospettiva
- Il giovane Jung e il suo daimon
- La psicologia analitica è una religione? : la ricerca di Jung, un sostituto della fede perduta