2004 - Rubbettino
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Achille Ardigò: pensiero debole, ermeneutica, individualismo metodologico
P. [1-21] [21]
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Ragioni della razionalità. - ( Saggi ; 148)-
Information
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In the same volume
- Premessa
- Ragione "debole" o ragione "forte"? La grande controversia tra P. D. Huet e L. A. Muratori
- La filosofia kantiana e la cultura cattolica
- Søren Kierkegaard: la teologia scientifica è incredula
- Charles S. Peirce: la conoscenza come ricerca
- L'ipotetismo tra Ottocento e Novecento
- Il "Dizionario per le Scuole Elementari" di Ludwig Wittgenstein
- Senso comune e linguaggio ordinario nella filosofia analitica
- Il "mare di dubbi" e il "tesoro degli errori" in José Ortega y Gasset
- Hélène Metzger: come e perché la storia della scienza è scienza
- Le peregrinazioni del concetto di "serendipity" in un'opera di Robert K. Merton ed Elinor G. Barber
- L'epistemologia evoluzionistica a Vienna da Ernst Mach a Karl Popper
- Karl R. Popper interprete dei filosofi greci
- Thomas S. Kuhn storico o storicista?
- Liberalismo e antifascismo nel "pensiero" e nell'"azione" di Benedetto Croce
- Motivi di attualità delle concezioni pedagogico-didattiche di Giovanni Vailati
- G. A. Colozza epistemologo e pedagogista
- Pietro Prini: un cristiano, quando fa filosofia, può mettere tra parentesi la propria fede?
- Paolo Filiasi-Carcano: la metodologia di ciò che si può dire e l'aperturta a ciò di cui bisogna tacere
- Achille Ardigò: pensiero debole, ermeneutica, individualismo metodologico
- Epistemologia e storia della scienza nella riflessione filosofica di Francesco Barone
- La metafisica sperimentale di Vittorio Mathieu
- Lucio Colletti: ragione filosofica e politica razionale
- Il mercante e il filosofo. Luciano Pellicani sulla genesi della filosofia come "avventura coloniale"
- L'incontro-scontro tra Croce e Gentile in un libro di Jader Jacobelli
- Ragione scientifica, ragione filosofica e spazio della fede: la prospettiva di Siro Lombardini
- "Ius quia iustum. Sed quid iustum?" Considerazioni in margine a "La dottrina del diritto naturale" di Alessandro Passerin d'Entrèves
