2006 - Longo
Bontempelli, Savinio, Landolfi, Penna, Curto: autori italiani novecenteschi di caratura intellettuale ed artistica, irregolari e anticonformisti, eppure legati alla nostra migliore tradizione letteraria, che da alcuni anni la critica più aggiornata ha riportato all'attenzione di un pubblico vasto e articolato. A Bontempelli è dedicato un saggio volto a scandagliare i complessi legami tra tradizione e innovazione, con un particolare attenzione al periodo trasgressivo, ironico, funambolico della stagione delle avanguardie. La fine dei modelli, la rivisitazione di classicismo e mitologia sono alla base della modernità letteraria di Savinio che anche nella pubblicistica si rivela anticipatore acutissimo di temi culturali e politici attualissimi, demistificatore di idee e incrostazioni ideologiche che hanno ritardato lo sviluppo civile dell'Italia. Il fantastico landolfiano, che trova nella dimora di Pico naturale sfondo alle sue storie gotiche, e l'autobiografismo fluido, ambiguo, artificiosamente sincero dei cosiddetti diari, sono occasione per evidenziare una nuova concezione delle categorie di spazio e di tempo e per sondare una delle personalità più inquietanti della letteratura del Novecento. E per chiudere due poeti: Penna, il grande poeta perugino, singolare personalità di irregolare, che non cessa di incantarci con i suoi limpidi versi e infine Curto, poeta calabrese, voce isolata e poco nota, ma dotata di un autentico sentimento poetico. [Testo dell'editore]
115 p.
