Palazzi pubblici tra le due guerre mondiali
200 pages : illustrations
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Tra le due guerre mondiali, l'Italia attraversa una profonda trasformazione territoriale, istituzionale e simbolica. In questo scenario mutevole, l'architettura pubblica è uno degli strumenti principali per la costruzione dell'identità nazionale e locale. I palazzi municipali e provinciali, ridefiniti dal vocabolario fascista come "palazzi del Podestà" e "palazzi del Governo", non sono più semplici sedi amministrative: assumono nuove funzioni civiche e rappresentative. Il volume esplora il ruolo assunto da questi edifici tra il 1918 e il 1945. Lo fa analizzando progetti, restauri e nuove costruzioni come forme di intervento sul territorio e sulla coscienza collettiva, attraverso cui lo Stato riorganizza l'immagine delle istituzioni, estendendo lo sguardo anche al primo decennio del Novecento e alle riformulazioni architettoniche e istituzionali del secondo dopoguerra.
Dai linguaggi storicisti al razionalismo più astratto, emerge un repertorio complesso, capace di reinterpretare la tradizione secondo le esigenze della modernità e della propaganda. L'indagine si sviluppa su scala nazionale, toccando le nuove città di fondazione, i centri minori, i capoluoghi provinciali. In ogni contesto, l'edificio pubblico incide sul paesaggio urbano, contribuendo alla definizione di nuovi assetti sociali e amministrativi. [Testo dell'editore]
Proceedings of the conference held in Rieti, Italy, January 25, 2025.
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ISBN: 9791256091225
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