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Il diritto allo studio universitario nella morsa del carcere: note da una ricerca sul campo

2025 - Franco Angeli

45-56 p.

Le tecnologie digitali hanno fatto breccia nel sistema educativo durante la pandemia, non solo per scopi di apprendimento ma anche come strumenti di mediazione delle relazioni istituzionali tra scuola, famiglia, insegnanti e studenti, sebbene il dibattito sul tema fosse già sviluppato da diversi anni. Alla luce di ciò, la ricerca è stata condotta tra il 2019 e il 2020 in un complesso scolastico marchigiano, per indagare come l'uso delle nuove tecnologie possa incidere sia sulle relazioni istituzionali tra scuola e famiglia sia sulla qualità dell'apprendimento, sviluppando competenze e attitudini degli studenti. Metodi qualitativi e quantitativi sono stati utilizzati per analizzare dati raccolti tramite la somministrazione di un questionario a un campione ragionato di insegnanti. I risultati hanno mostrato che l'interpolazione di spazi fisici e virtuali per mediare le relazioni sociali e le modalità di interazione tra contesti privati, pubblici e istituzionali si rivela problematica

Ciò, a causa della grande stratificazione di informazioni, linguaggi, pratiche e rappresentazioni, che determina una condizione di frammentazione all'interno della quale scuola, famiglia e insegnanti cercano di trasmettere ai bambini valori e conoscenze coerenti. Tali aspetti, dovranno essere oggetto di un'attenta programmazione politica sia a livello nazionale che europeo, valutando anche la possibilità di introdurre figure professionali (ad esempio educatori, psicologi, assistenti sociali) di mediazione nel dialogo tra scuola e famiglia e dedicate alla consulenza e al supporto degli studenti. [Testo dell'editore]

Digital technologies have made massive inroads into the education system during the pandemic, not only for learning purposes but also as tools for mediating institutional relationships between school, family, teachers and students. In light of this, the research was carried out between 2019 and 2020 in a school complex in the Marche region, to investigate how the use of new technologies can impact both the institutional relationships between school and family and the quality of learning by developing skills and attitudes of students. Qualitative and quantitative methods were used to analyse data collected via questionnaire administered to a reasoned sample of teachers. Results showed that the interpolation of physical and virtual spaces to mediate social relationships and methods of interaction between private, public and institutional contexts, turns out to be problematic due to the great stratification of information, languages, practices and representations, causing a condition of

fragmentation within which schools, families and teachers try to transmit consistent values and knowledge to children. This, will have to be the subject of careful political planning both at national and European level, also considering the possibility of introducing professional figures (e.g. educators, psychologists, social workers) to mediate in the dialogue between schools and families, and dedicated to consultancy and support for students. [Publisher's Text]

Ist Teil von

Prisma : economia, società, lavoro : 1, 2025