Artikel
Digital Version
Herunterladen | Kopieren/Einfügen | Drucken

Storie accademiche, storie pubbliche, patrimonio : la pianificazione urbana nell'Europa post-napoleonica attraverso i due siti Unesco di Nizza e La Chaux-de-Fonds/Le Locle

2021 - Franco Angeli

141-163 p.

  • L'articolo pone a confronto due siti recentemente iscritti nella Lista del patrimonio mondiale Unesco La ChauxdeFonds/Le Locle e Nizza focalizzandosi sui modi in cui le storie della pianificazione urbana del primo Ottocento sono state mobilitate nella costruzione di narrazioni pubbliche associate al patrimonio urbano. Per quanto simili narrazioni possano apparire discutibili se confrontate con l'evidenza documentaria disponibile, esse sembrano anche capaci di assumere un ruolo di stimolo per l'emergere di nuove ricerche su temi finora scarsamente osservati. I casi di studio offrono un interessante punto di vista per approfondire i legami reciproci che potenzialmente esistono tra storie urbane accademiche da un lato e narrazioni socialmente condivise del cambiamento urbano dall'altro. Se osservati insieme, questi due siti Unesco mostrano la necessità di un riesame comparativo della storia dei piani di primo Ottocento basati sulla griglia, specialmente nell'Europa napoleonica.
  • Già interpretati come l'esito di teorie urbane implicite che privilegiavano l'organizzazione razionale, l'iniziativa individuale, la distribuzione uniforme delle opportunità, questi piani sostennero di fatto una notevole pluralità di immaginari sociali ben esemplificata in questo caso dalla contrapposizione tra piani concepiti come supporto per il turismo internazionale e le attività di svago lungo la costa francese, e un piano concepito come supporto alla produzione industriale tra le montagne svizzere. [Testo dell'editore].
  • The paper compares two sites that have recently been included by Unesco in the World Heritage List La ChauxdeFonds/Le Locle and Nice by focusing on the ways in which histories of early nineteenthcentury planning have been mobilised in the construction of public narratives associated to urban heritage. Although such narratives appear to be questionable in many respects when confronted with available documentary evidence, they also seem capable to play a fruitful role in fostering the emergence of new research on hitherto underexplored topics. They therefore provide an interesting observation ground to explore the mutual links that potentially exist between academic urban histories, on the one hand, and socially shared accounts of urban change, on the other hand. When observed side by side, these Unesco sites point at the need for a comparative reassessment of the history of early nineteenthcentury gridironbased city plans, especially within Napoleonic Europe.
  • Once understood as the outcome of implicit urban theories valuing rational organization, individual initiative and an equal distribution of opportunities, these plans have in fact nourished a remarkable plurality of social imaginaries well exemplified here by the opposition between plans conceived as a support for international tourism and leisure activities along the French seaside, and a plan conceived as a support for industrial production in the Swiss mountains. [Publisher's text].

Ist Teil von

Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna : 168, 1, 2021