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«Divinatio est vis cognoscens» : La profetologia di Ulrico di Strasburgo tra stoici e peripatetici

2017 - Le Lettere

64-79 p.

  • Un'indagine sul De summo bono di Ulrico di Strasburgo ha permesso di stabilire quali filosofi e quali teorie egli considerava stoiche. Ulrico fu il primo della scuola domenicana tedesca a citare il De divinatione di Cicerone, la principale fonte stoica oggetto di una consultazione diretta. Ulrico citava inoltre Cicerone per mettere in accordo gli argomenti dei Peripatetici e degli Stoici sulla divinazione, che tanto Alberto il Grande quanto Tommaso d'Aquino ritenevano incompatibili. Contrariamente alle loro posizioni Ulrico ha coniugato la divinazione naturale con la profetologia teologica. Eckhart adottò lo stesso approccio alla questione della prescienza e studi ulteriori accerteranno se gli argomenti di Eckhart sulla divinazione dipendono dal De summo bono di Ulrico. [Testo dell'editore].
  • This article aims to retrace the reception of the Stoic works in Ulrich of Strasbourg's De summo bono. An analysis of the Stoic sources allows us to establish which philosophers and theories Ulrich considered as Stoic. The statistic survey reveals that Ulrich of Strasbourg was the first author of the German Dominican school to quote Cicero's De divinatione. Ulrich directly consulted this work, and he employed this source to connect the Peripatetic and the Stoic discussions on foresight. Albert the Great and Thomas Aquinas considered these two arguments incompatible. Ulrich's deviation from the thought of Albert and Thomas led to him connecting natural divination and theological prophetology. Eckhart adopted the same approach to the discussion on foresight: further studies are required to confirm if the arguments posed by Eckhart on foresight depend on Ulrich's discussion. [Publisher's text].

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Giornale critico della filosofia italiana : XCVI, 1, 2017