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La delinquenza giovanile tra determinismo, indeterminismo e paradigma della complessità

2019 - Franco Angeli

35-49 p.

  • Negli ultimi anni le scoperte neuroscientifiche hanno fornito importanti conoscenze sul funzionamento neurobiologico e sulle modificazioni epigenetiche implicate in molte manifestazioni psicopatologiche. Tuttavia, l'improprio utilizzo di queste conoscenze rischia di giustificare il ritorno a paradigmi rigidamente deterministici, di stampo neolombrosiano, nella spiegazione della delinquenza giovanile. Pensare che la criminalità sia il prodotto di una evoluzione difettuale del cervello - senza considerare che i fenomeni comportamentali, sociali, rispondono a principi causativi non-lienari che consentono al massimo previsioni di carattere probabilistico - e un paradigma antiquato, che autorizza alcuni ad immaginare scenari di lotta al crimine in cui la scienza, attraverso le "neuroprevisioni", possa anticipare e reprimere la violenza.
  • Quella della previsione ante delictum dei fenomeni devianti, specie giovanili, e un'idea che rischia di giustificare politiche sociali e di giustizia segregative di chi non risulta "omogeneo" e di erodere gli spazi di liberta civile. [Testo dell'editore].

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Minori giustizia : rivista interdisciplinare di studi giuridici, psicologici, pedagogici e sociali sulla relazione fra minorenni e giustizia : 2, 2019