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Senso della pena tra paradigma securitario e paradigma rieducativo : il caso dello Sport in carcere : pratica di inclusione o nuovo controllo sociale?

2018 - Franco Angeli

40-58 p.

  • In questo articolo viene delineata la funzione svolta dall'attività sportiva nei confronti del recluso, che consiste nel fornire una valida occasione di evasione, di aggregazione e un'alternativa all'atteggiamento ozioso, oltre che nel trasmette valori fondamentali per il processo di crescita personale e sociale del detenuto, tra i quali: il fair-play, il rispetto delle regole, la partecipazione di tutti a un obiettivo comune, il lavoro di squadra, l'accettazione dei limiti e la lealtà nei confronti dell'avversario. Da qui l'importanza sociale di praticare sport in carcere. Una prodromica disamina sul senso della pena tra paradigma securitario e paradigma trattamentale fa da apertura alle analisi sul senso di praticare attività fisica in carcere. Da una rapida descrizione della principale letteratura internazionale nel contesto, si passerà poi a delineare i case studies di alcuni progetti sociali condotti nelle carceri italiane, come esempio di buone pratiche nel settore
  • In conclusione, si specifica come bisognerà sempre tener presente che tale attività non deve e non può essere lasciata alla volontaria e talvolta improvvisata iniziativa individuale, ma deve diventare un progetto organico di sviluppo del senso di autonomia e di indipendenza della persona detenuta, in vista del suo ritorno in società e di un suo reinserimento sociale e lavorativo veramente efficace. Solo così, l'istituzione carceraria potrà divenire il luogo dove le strategie di prevenzione possono offrire la possibilità di evitare che il detenuto, una volta rilasciato, ritorni alla sua comunità con problemi ancora maggiori rispetto a quelli che viveva prima di entrare in istituto, con tutti i danni possibili conseguenti in termini di recidiva e di sicurezza sociale. [Testo dell'editore].
  • This article outlines the function performed by sports activity towards the recluse, which consists in providing a valid opportunity for evasion, aggregation and an alternative to the idle attitude, as well as transmitting fundamental values for the personal growth process, including: fair play, respect for the rules, the participation of everyone in a common goal, teamwork, acceptance of limits and loyalty to the adversary. Hence the social importance of practicing sports in prison. A prodromal examination of the sense of punishment between a security paradigm and a treatment paradigm opens up the analysis of the sense of practicing physical activity in prison. From a brief description of the main international literature in context, it will then go on to outline the case studies of some social projects conducted in Ita-lian prisons, as an example of good practices in the sector. In conclusion, it is specified how it should always be remembered that this activity must not and cannot be left to the
  • and sometimes improvised individual initiative, but must become an organic project of developing the sense of autonomy and independence of the detained person, in view of his return to society and his truly effective social and work reintegration. Only in this way the prison institution can become the place where prevention strategies can offer the possibility to prevent the prisoner, once released, return to his community with even greater problems than those who lived before entering the institute, with all possible consequential damages in terms of recidivism and social security. [Publisher's text].

Ist Teil von

Sicurezza e scienze sociali : VI, 2, 2018