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La notte della città : storie di ordinaria collusione e di tre scioglimenti

2018 - Luigi Pellegrini

239 p.

  • Il libro parte dall'omicidio dei due operai comunali Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte avvenuto il 24 maggio 1991, e passa in rassegna la storia della città, Lamezia Terme, attraversata da episodi oscuri e intrecci perversi tra ‘ndrangheta e politica che portarono allo scioglimento del comune di Lamezia per ben tre volte negli anni 1991, 2002 e 2017.Sembra proprio un “laboratorio” la Lamezia descritta da De Grazia, dove si sperimentano formule politico-criminali sicure, durature. Le amministrazioni virtuose di Doris Lo Moro e di Gianni Speranza che hanno tenuto alla larga i capibastone dagli atti e dagli affari del Comune sono state delle impreviste parentesi per la 'ndrangheta (o magari le avevano messe pure nel conto, un periodo di tregua e di inabissamentoi per poi tornare), tant'è che gli scioglimenti del governo cittadino si sono registrati puntualmente e implacabilmente quando la Lo Moro e Speranza non erano più i sindaci della città.
  • È evidente che non sono bastate buone amministrazioni per disinfestare anche parzialmente Lamezia, è evidente che non sono bastate operazioni poliziesche e giudiziarie (e sono state numerosissime in questi ultimi anni) per contenere lo strapotere delle “famiglie”, è evidente – e sconsolante – che buon governo e repressione non siano sufficienti a far rinascere una città e a far respirare libertà e democrazia ai suoi abitanti.
  • Nel libro c'è lo stralcio di un'intervista del 2013 dell'allora procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli, che spiega molto. Dice Borrelli: «Lamezia è una città dove il legame tra la 'ndrangheta e alcuni settori della società civile è talmente radicato che non viene percepito come una devianza sociale perché è digerito nello stomaco della città”.E qui che Mario De Grazia parla della necessità di “provocare” il cambiamento con la cultura, l'informazione, la scuola, il messaggio della Chiesa, che da quanto ho letto in queste pagine non mi è sembrato – in alcune fasi – così forte come tutti si sarebbero aspettati. [Testo dell'editore]