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Le cooperative di produzione e la stabilità occupazionale

2016 - Franco Angeli

165-177 p.

  • Questo articolo esamina la stabilità occupazionale nelle imprese cooperative di produzione. L'evidenza empirica italiana mostra che, dopo lo shock della crisi recente, tali imprese hanno registrato un calo occupazionale meno accentuato delle imprese convenzionali. Non solo, l'occupazione cooperativa è meno sensibile di quella nelle imprese convenzionali a fluttuazioni della domanda. Tra le strategie adottate per proteggere l'occupazione, le coop hanno fatto ricorso anche a fusioni orizzontali che, contrariamente alle fusioni tra profit-seekers, non sembrano presentare il paradosso secondo il quale sono convenienti soltanto se coinvolgono la stragrande maggioranza delle imprese. [Testo dell'editore].
  • In this paper I show that production cooperatives worry about their employees more than conventional firms, when hit by external shocks as under the recent crisis. A simple statistical analysis of a large sample of Italian production cooperatives allows to conclude that such firms try to stabilize employment and adjust pay during slums, whereas profit-seeking firms tend to fire workers. More generally, employment is less pro-cyclical within coops than elsewhere. Such stabilization is obtained also tanks to horizontal mergers among coops. Actually, simple theory shows that the well-known "merger paradox" does not apply to production cooperatives as for them a merger is valuable for any number of participating companies [Publisher's Text].

Ist Teil von

Quaderni di economia del lavoro : 105, 1, 2016