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Dopo la morte dell'io : percorsi bassaniani "di là dal cuore"

2017 - Firenze University Press

242 p. : ill.

  • La morte dell'io attraversa la cultura moderna. Eppure il ruolo di psicopompo che Bassani sceglie per sé quando interrompe la scrittura narrativa per dare unità al Romanzo di Ferrarae affidare alla poesia versi costruiti in forma di epitaffio, obbedisce non solo a ragioni stilistiche ma anche profondamente etiche. Come se si fosse esplicitata la 'necessità' testimoniale che dà senso, tramite il Prologo, al Giardino dei Finzi-Continie a quanto seguirà, e la coerente geometria costruttiva di un'intera opera (innervata fin dall'inizio da raffinate letture europee, da ricordi figurativi e longhiani che Anna Dolfi evidenzia con sapiente acribia) rivelasse appieno l'oltranza delle forma clessidra, di strutture coniche che lasciano intravedere lontane scaglie di luce, spingendo il reale sul periclitante discrimine dell'ombra. Là dove l'esistente (oggetti, personaggi/persone) si offre come un'immagine dipinta viva solo grazie alla rifrazione e all'indiretta proiezione dello sguardo.
  • Questo libro, indagando le strategie della memoria bassaniana, i suoi giochi di rivelazione/occultamento, mentre si cala nei percorsi compositivi dei testi, nelle loro modalità allocutive (il privilegio, in poesia, della forma dialogica ed epistolare), interroga con forza i luoghi della distanza, l'introiezione del lutto, il rapporto tra storia e verità, tra codice di realtà e effetto di reale, le convergenze tra biografia e cultura (nei nomi di Caravaggio, Cézanne, De Staël, Morandi, Bacon; di Dante, Manzoni, Tommaseo, Hawthorne, James, della Dickinson, di Baudelaire, Mallarmé, Rimbaud), offrendo un'interpretazione nuova e suggestiva del bassaniano scrivere "di là dal cuore".
  • Anna Dolfi insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Firenze ed è socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Tra i maggiori studiosi di Leopardi e di narrativa e poesia del Novecento, ha progettato e curato volumi di taglio comparatistico dedicati alle "Forme della soggettività" sulle tematiche deljournal intime, della scrittura epistolare, di malinconia e malattia malinconica, di nevrosi e follia, di alterità e doppio nelle letterature moderne, e più recenti raccolte sulla saggistica degli scrittori, la riflessione filosofica nella narrativa, il non finito, il mito proustiano, le biblioteche reali e immaginarie, il rapporto tra letteratura e fotografia. Su Bassani, imprescindibile il suoGiorgio Bassani. Una scrittura della malinconia(Roma, Bulzoni, 2003). [Testo dell'editore].
  • Includes bibliographical references.
  • Collection of already publ. Writings.
  • Giorgio Bassani (1916-2000).