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Di una riforma d'Italia, ossia Dei mezzi di riformare i più cattivi costumi e le più perniciose leggi d'Italia

2018 - Storia e Letteratura

clxii, 338 p. : col. ill.

  • Di una riforma d'Italia: questo il titolo scelto da Carlantonio Pilati (1733-1802) per quella che sarà sotto ogni profilo la sua opera più fortunata, più citata e più commentata. A 250 anni dalla prima edizione del libro (1767), avvenuta in clandestinità nella città svizzera di Coira, vale la pena ritornare sulla proposta riformatrice dell'autore, intellettuale della secolarizzazione, collocato nell'empireo dell'illuminismo italiano da Franco Venturi, addirittura eletto a “guida attraverso il secolo dell'Illuminismo” da Ulrich Im Hof, ma sorprendentemente mai riletto in tutta l'ampiezza del suo progetto e del suo pensiero, a dispetto della sua fama e di qualche ripresa recente ma parziale.
  • Sino ad ora mancava all'appello un'edizione commentata della Riforma d'Italia: basata su un accurato esame delle fonti e su una precisa ricostruzione della tormentata biografia dell'autore, l'edizione commentata consente finalmente di affrontare la Riforma d'Italia con piena consapevolezza della sua carica innovativa, ma anche dello stile compilatorio con cui il libro è stato costruito. L'introduzione, che intende essere una biografia del libro, darà conto anche delle modalità di ricezione del titolo, delle traduzioni (2 versioni in lingua francese, una in lingua tedesca), delle censure subite, della rinnovata attualità della Riforma nel corso dell'Ottocento italiano. [Testo dell'editore]