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Il Museo nazionale preistorico etnografico di Luigi Pigorini

2015 - Edizioni Espera

581 p. : ill. (chiefly col.).

  • Includes bibliographical references (pages 553-567) and indexes.
  • Il Museo Centrale di Paletnologia nella capitale d'Italia fu fortemente voluto da Luigi Pigorini, in un clima di fervore per le ricerche delle prime tracce dell'uomo che in Europa si era diffuso nella prima metà dell'Ottocento: i grandi musei realizzati in ogni nazione presentavano la storia del paese dalla preistoria alle culture popolari contemporanee, con sezioni di confronto delle culture preistoriche e storiche di altre regioni europee. Pigorini organizzò il Museo Preistorico Etnografico di Roma adottando i criteri seguiti nei musei europei, in particolare nel Museo delle Antichità del Nord di Copenhagen: alle culture preistoriche italiane, esposte in ordine cronologico e geografico, seguivano le più importanti culture preistoriche europee ed extraeuropee e le culture indigene di tutti i continenti esposte in ordine geografico.
  • Al Museo affiancò, come strumenti indispensabili per conoscere i materiali, la biblioteca specialisti-ca, il Bullettino di Paletnologia Italiana e la cattedra di Paletnologia, la prima in Europa, di cui lui stesso fu titolare. Dal 1876, anno della sua inaugurazione in poche stanze al terzo piano del Collegio Romano, al 1923, quando Pigorini fu collocato a riposo, il Museo Preistorico Etnografico conobbe uno straordinario sviluppo fino ad occupare l'intero piano e parte del quarto. Le collezioni preistoriche ed etnografiche che vi affluirono incessantemente, sono ancor oggi oggetto di studio per importanza e rarità. L'antico Museo Kircheriano del Collegio Romano, diretto dal 1881 dallo stesso Pigorini, rimase un museo a sé, finché fra la fine dell'Ottocento e il 1913 le sue raccolte furono trasferite in altri musei. Nella seconda parte del volume sono stati trascritti i documenti relativi alle più importanti raccolte preistoriche ed etnografiche affluite nel Museo nel corso di quasi cinquanta anni,.
  • grazie all'impegno costante di Pigorini che sollecitava ispettori locali, direttori di musei, collezionisti privati, viaggiatori, missionari, a donare o vendere al Museo tutte o in parte le loro raccolte. Altri capitoli aprono una finestra sulla vita quotidiana del personale interno, sull'organizzazione dell'esposizione, sui metodi usati per la conservazione dei materiali organici. I concetti di Pigorini sulla funzione del Museo e i criteri seguiti nella sua organizzazione sono enunciati dallo stesso protagonista, attraverso le relazioni sull'incremento del Museo che periodicamente inviava al Ministero e gli articoli che pubblicava. Da tutti i suoi scritti traspare l'orgoglio di aver creato dal nulla un Istituto che in pochi anni divenne in Italia il punto di riferimento per gli studiosi di paletnologia italiani e stranieri, al quale dedicò con passione tutta la vita [Testo dell'editore].
  • Text in Italian with original sources in German and Italian.
  • L. Pigorini (1842-1925).