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La «De genere dicendi philosophorum» di Giovanni Pico della Mirandola nel recente dibattito storiografico

2013 - Le Lettere

322-349 p.

  • Quella tra Giovanni Pico della Mirandola ed Ermolao Barbaro fu vera polemica? Oppure i due vollero intessere in modo complice e divertito un'antifrastica condanna nei confronti della filosofia scolastica? Ancora: la celebre lettera recherebbe testimonianza della formazione ancipite del suo autore e del dissidio in cui ancora verserebbe, combattuto tra le ragioni della philosophia e quelle delle bonae litterae? Oppure la proclamata superiorità della filosofia sarebbe il segno di una precisa scelta di campo, che l'impegno intellettuale e più in generale gli avvenimenti successivi al giugno 1485 confermerebbero?.
  • L'articolo intende riesaminare nel contesto più ampio degli scritti e dell'epistolario pichiano la querelle rappresentata dalla De genere dicendi philosophorum, offrendo nel contempo una rassegna delle diverse interpretazioni che hanno caratterizzato il recente dibattito storiografico, dove spesso la De genere assurge a crocevia, quando non a banco di prova, di intendimenti più generali sulla natura dell'Umanesimo. [Testo dell'editore].
  • Was the dispute between Giovanni Pico della Mirandola and Ermolao Barbaro a real controversy? Or were the two philosophers rather accomplices in making a sarcastic and antiphrastic critic towards the Scholastic Philosophy? And more: would the famous letter be evidence of the dual education and the grief of his author, divided between the arguments of the philosophia and those of the bonae litterae? Or would the supported superiority of the philosophy represent a clear stance of the scholar as displayed also by his intellectual engagement and more in general by the following events of June 1485?.
  • This article is intended to reconsider the controversy represented by the De genere dicendi philosophorum in the more general context of the works by Giovanni Pico della Mirandola, giving at the same time an outline of the different interpretations which characterized the modern historiographic discussion, in which the De genere is often considered a questioning work or even a test bench of more general ideas about the nature of Humanism. [Publisher's text].

Is part of

Giornale critico della filosofia italiana : XCII, 2, 2013